Sono felice di aver partecipato con il mio collega Marco Zavalloni in piccola parte alla buona riuscita del docufim "Sospesi", nel quale sono presenti alcune nostre riprese di cesena durante il covid del 2020.
Nelle sale “Sospesi”, opera prima nel lungometraggio della cineasta e videomaker cesenate Martina Dall’Ara. Alla proiezione si aggiunge un incontro con il pubblico insieme alla regista Dall’Ara, al produttore Lamberto Mongiorgi dell’indipendente Manufactory Productions di Bologna, al colorist Tobia Montanari Lughi.
Realizzato con maestranze romagnole e grazie a sponsor del territorio, il film è nato in tempo di Covid, con l’ambizione di raccontare sentimenti, timori, considerazioni di italiani e studenti all’estero in quei giorni. Un centinaio sono le voci raccolte da 50 Paesi del mondo dei cinque continenti; Martina aveva istruito i protagonisti con un mini corso affinché potessero apprendere come registrarsi e registrare le proprie testimonianze. Da quelle voci la regista, anche sceneggiatrice, ha scritto il film, a quattro mani con il critico Alessandro Amato. Ma il lavoro più complesso è stato dopo, quello di sintesi: raccontare 40 ore di girato in 89 minuti. Un lavoro poderoso che il montatore Matteo Santi e l’assistente Lorenzo Callegari hanno realizzato in modo egregio. Il docufilm ha un andamento fluido, alti e bassi dei protagonisti si alternano come placide onde, lo spettatore invidia pure gli spazi aperti, esotici, ameni, che circondavano le mura di casa di alcuni protagonisti, per farli respirare anche in quei giorni di chiusura; allo stesso tempo ne avvertono le preoccupazioni nei confronti delle famiglie in Italia.
L’emozione del racconto di quei giorni “sospesi” penetra e sale poco alla volta, sottolineata pure dalla centrata colonna sonora del valente Davide Caprelli.